Esercito e Forze Armate: vessazioni e omertà = dolore e suicidi – I Vertici devono intervenire!
Quali sono i problemi presenti nelle Forze Armate? Diversi e diversificati, ma alcuni hanno risvolti disastrosi sul benessere dei militari. Tra questi, il mix tra omertà, vessazioni e lo stress, può essere una possibile causa / concausa di suicidi. Le Forze Armate e le uniformi sono ancora le realtà più belle di questo Paese, non facciamola rovinare da pochi e isolati non leali individui. Rompiamo questo muro di paura e di omertà, riconquistiamo il nostro onore e la nostra dignità.
https://www.youtube.com/watch?v=FyOMN_vo86c
“ONESTA’ TRASPARENZA COERENZA
Ho capito la vera essenza di questi valori attraverso i 25 anni di servizio prestato nelle Forze Armate.
Credo che dall’Onestà muova tutto, Trasparenza e Coerenza ne sono conseguenza.
Non ho mai ritenuto deprecabile l’errore, nemmeno se perseverato, ma la malafede sí.
La malafede permette a taluni di guadagnarsi la fiducia di altri facendo leva su promesse, necessità o aspettative.
La fiducia è una forza enorme.
É ciò che ci rende ciechi in amore, ciò che ci motiva in un progetto.
In alcuni casi ci guida fino all’estremo gesto di mettere in pericolo la nostra vitaper un ideale o il bene comune, come nel caso di un Soldato, che ha “fiducia” nel suo leader e che questi lo porterà alla vittoria e infine a casa dai propri cari.
Ma proprio per questo la fiducia nel nostro ambiente, una volta ottenuta, ha un potere enorme da parte di chi la ottiene.
Nella vita civile il tradito, se saggio, lascia il traditore.
Per razionalità, poiché il tradimento sarebbe sicuramente reiterato.
Per Coerenza, essendo venuti meno l’Onestà e la Trasparenza.
Nelle Forze Armate purtroppo le dinamiche sono diverse e ben più complesse.
Chi veste un’uniforme concede la propria fiducia ai propri colleghi e ai propri Comandanti per necessità umana e, ancor più per il giuramento prestato.
Proprio in virtù di tale giuramento noi siamo vincolati ad aver fiducia, quindi ad eseguire gli ordini e a fidarci incondizionatamente dei nostri Comandanti.
La fiducia in questo caso è legale, irrevocabile fino al congedo o alla morte.
Un potere enorme in mano ai Comandanti.
Con questi presupposti, nel nostro ambiente hanno quindi modo di inserirsi persone che perseguono interessi e fini diversi da quelli che dovrebbero ispirare ogni persona che veste una uniforme, e per i quali han giurato difronte al Tricolore.
Interessi molto meno patriottici e altruistici di quelli che vanno decantando nelle cerimonie.
Il tradito nelle Forze Armate non può scappare.
E poi gli si potrà spiegare che no, non è nemmeno stato tradito.
Ha solo travisato o enfatizzato la realtà, oppure è psicologicamente inadatto al servizio e all’uniforme.
Gran parte dei traditi in uniforme saranno ancora disponibili a rinnovare la propria fiducia, quasi sempre per paura di ritorsioni, per non essere congedati o per mera convenienza.
Cambiare idea e ammettere un proprio errore è passaggio per niente scontato.
Il traditore lo sa.
Esporsi ed impegnarsi per difendere la propria dignità e per i propri diritti vuol dire coraggio, sofferenze e fatica.
Il traditore lo sa.
Ma il traditore sa anche che le minacce, le vessazioni, le ingiurie, la violenza, il mobbing, il demansionamento, i trasferimenti, le denunce infondate, lo screditare, l’arroganza, l’impunità, il terrore, il congedo, e ancor più l’omertà e la convenienza personale dei traditi, sono i suoi principali alleati.
Per mezzo di essi il traditore riesce a governare attraverso il terrore piegando le persone,
annullandone la dignità.
Rompere l’omertà vuol dire disarmare tali vigliacchi vestiti da soldati.
Usare il terrore e le vessazioni per comandare oltre a non rispettare le norme che governano le Forze Armate e il comune senso dell’onore, non sono nemmeno indice di coraggio e autorità, bensì di codardia, debolezza e slealtà.
Forti con i deboli e deboli con i forti.
Spero che questa mio pensiero aiuti chi mi ascolta a comprendere correttamente il valore che stiamo dando a questa nostra battaglia contrò l’omertà, le vessazioni e contro la paura, quindi contro i suicidi.
Vogliamo ridare voce, coraggio, onore e dignità a chi crede di averli ormai persi.
Noi di Assomilitari non scendiamo a compromessi e non lasciamo nessuno indietro.
Qualcuno deve aver pensato che fossero solo slogan.
C.le Magg. Ca. Sc. Q.S. Carlo Chiariglione
Presidente di Assomilitari”
#nessunorimaneindietro
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