Perché i militari italiani devono passare gli ultimi anni di vita nei Tribunali per farsi riconoscere i diritti sanciti per legge dallo Stato? CAPI DI STATO DELLA DIFESA, DELL’ESERCITO, DELLA MARINA, DELL’AERONAUTICA, DEI CARABINIERI PER FAVORE FATEVI SENTIRE E AIUTATECI

Pubblicato da Presidente AssoMilitari il

Perché i militari italiani devono passare gli ultimi anni di vita nei Tribunali per farsi riconoscere i diritti sanciti per legge dallo Stato?

Leggi poi disattese e violate da elementi dello stesso Stato che le ha emanate.

Perché Antonio Attianese Mary Antomary non ha potuto passare gli ultimi anni a donare affetto e a riceverlo dai due figli, Carmen e Biagio e dalla moglie Maria, come dovrebbero poter fare tutti i padri di questo mondo?

Perché ora e solo ora che Antonio è morto, lo Stato e il Ministero della Difesa gli stanno riconoscendo tutto ciò che per 12 anni ha chiesto inutilmente in ogni modo e forma ma dagli stessi sempre negati?

Perché solo ora il Ministero della Difesa, sotto la guida della più pragmatica e risolutiva Ministro della Difesa Elisabetta Trenta riconosce tali problematiche?
E’ lei troppo avanti con i tempi o tutti i suoi predecessori hanno mancato al giuramento fatto non rispettando né il ruolo né la loro funzione rivestita, ovvero mancando ai propri uomini di rispetto e di tutela?

Il Ministero della Difesa, lo stato Maggiore dell’Esercito Italiano, della Marina Militare, dell’ Aeronautica Militare hanno indagato sul fatto che il nostro povero Antonio alla fine aveva ragione nelle sue richieste e che, quindi, ha vissuto un ostruzionismo irregolare oltre che immorale da parte di realtà ancora attive nel Dicastero Difesa?

Alla luce dei fatti, nel caso ci fosse stato qualche comportamento omissivo, atto a depistare, insabbiare, mistificare la realtà, perpetrato da parte di qualcuno che indossava e che ancora indossa una divisa ( magari anche passato di grado per “meriti” e messo in uffici ancora più prestigiosi), tutto ciò non necessiterebbe di indagini svolte internamente e, nel caso anche dalle Autorità competenti?

Possiamo noi che siamo l’antonomasia di elementi e valori come il rispetto delle regole, la tutela, l’amor di patria, la lealtà, l’onore e il coraggio, poter essere etichettati negativamente alla stregua della mafia?

Come può reggere questa duplice realtà nettamente contrastante?

O aveva torto Antonio ad avanzare le sue richieste, allora è necessario ora indagare su chi, in barba a norme e leggi, gli ha concesso quanto ora riconosciuto con evidente danno anche erariale.

Oppure aveva ragione Antonio (retorica) e hanno fatto bene ora lo Stato e il Ministero a risanare tali incresciosi comportamenti perpetrati da uomini che pur vestendo una divisa hanno mancato a un loro collega morente, gettando scredito ed onta a tutta la Forza Armata e al Paese intero?

Ma in questo caso, bisogna assolutamente indagare e punire chi in dodici anni ha negato allo stesso Antonio i suoi diritti, relegandolo ad una vita di sofferenze poi traslate anche alla famiglia, bimbi compresi.

I figli di Antonio, come tanti altri figli di cittadini che vestono una divisa, non sanno cosa voglia dire godersi l’amore sereno di un genitore, per colpa di qualcuno che per interesse o vigliaccheria, trincerato e nascosto dietro una scrivania e un ruolo, ha mancato al giuramento fatto alla Patria disconoscendo le leggi e la Costituzione.

Come è possibile che dopo un lavoro eccezionale svolto dalla IV Commissione Parlamentare d’Inchiesta presieduto dal Presidente Gian Piero Scanu, accertato e confermato nella liceità del contenuto da diversi Tribunali anche grazie a Domenico Leggiero, poi rilanciato nei media come una “lampo a ciel sereno” da Striscia la notiziae tanti altri media, ora, ci sia ancora una volontà a nascondere e a mistificare, quindi a delegittimare tutto quanto fatto e detto?

E’ mai possibile che quando a sbagliare, anche in maniera così goffa, pubblica e formale, siano alti ufficiali nessuno debba pagare?

Caporali non possono aver fatto quanto sopra esposto e da Antonio raccontato nel video, e questo è incontrovertibile.

Ci sono nomi e cognomi, ruoli, incarichi, firme, relazioni, testimoni.. cos’altro serve per fare pulizia?

Perché tutti fanno carriera e diventano Generali seppur con evidenti ombre nella loro carriera?

Lo Stato e le Istituzioni chiedono ogni girono a noi che vestiamo un’ uniforme di morire per la Patria, dateci un motivo per essere orgogliosi di farlo.

Presidente di Assomilitari
C.le Magg. Ca. Sc. (Q. S.) Carlo Chiariglione

#assomilitari
#nessunorimaneindietro
#giustiziaperattianese


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