Può il “Ministero della Difesa” ovvero alcuni suoi Vertici spingere i propri uomini al suicidio?

Pubblicato da Presidente AssoMilitari il

Buongiorno, nella vita ogni persona sceglie di vivere secondo le proprie aspettative, passioni e desideri.
A volte però, queste si scontrano con realtà che mettono in crisi la nostra volontà e ancor più un senso di lealtà e coerenza che dovrebbe invero farci da guida nelle scelte prese lungo tutta la nostra vita.
La perdita della lealtà verso noi stessi e della coerenza verso le nostre idee, oltre a minare la nostra dignità e auto stima, ci rendono “fragili”, quindi, facilmente attaccabili da pressioni e ricatti.
Piegare la testa una volta vuol dire non avere più nel futuro la forza e la dignità per poter chiedere rispetto verso la nostra persona o verso ciò che rappresentiamo con il nostro status.
Spesso nascondiamo il nostro malessere, ovvero giustifichiamo la nostra inerzia con frasi e pensieri del tipo “poi passa”, “se parlo poi è peggio”, “non cambierà mai nulla”, “a me non interessa”, concetti questi anche in parte condivisibili, che però prendono forza e si fondano esclusivamente sulla nostra convinzioni di “esser soli”, quindi sulla paura di venire individuati e attaccati senza avere un aiuto e supporto dalle persone che ci sono accanto.
Il nostro pensare di essere “soli” è la nostra più grande debolezza e, di conseguenza, l’unica forza di chi crede che con l’arroganza e l’impunità si possa violare quelle norme di civiltà, umanità e legalità alla quale invero tutti DOVREBBERO SOTTOSTARE.
Far sentire COSTANTEMENTE la propria voce, con forza e nei limiti concessi dalla Costituzione è l’unico modo per incrinare prima e rompere poi, questa cupola d’irregolare e insana realtà “mafiosa” alla quale pieghiamo quotidianamente la testa per omertosa paura.
Purtroppo non bastano like o meri commenti per cambiare le cose. Questi possono alleviare un momento di sconforto di un amico, ovvero sostenere la nostra coscienza, ma non hanno reale impatto sulla fonte del problema.
Il problema che ora tocca altri, che ci risulta “lontano”, quindi non di nostra pertinenza, prima o poi verrà a bussarci alla porta e, in quel momento, sarà troppo tardi. In quel momento saremo noi a non avere nessuno a darci una mano.
Per questo si è deciso di perseguire una azione di sensibilizzazione che vada a favore di tutti, coscienti delle ripercussioni e delle ritorsioni alle quali ci si sarebbe esposti.
Alcune battaglie vanno affrontate alla loro nascita, altre vanno preventivate prima che arrivino alla nostra porta. Scendere in campo solo quando noi siamo oggetto di fuoco non ci preserverà dal perire.
A prescindere se siamo singoli, gruppi, Associazioni o Sindacati dovremmo impegnarci a prescindere che il problema tocchi noi o altri, poiché le scelte devono essere prese per convinzione e non per convenienza. Spesso ho sentito ripetere tale concetto, ma poi raramente l’ho visto porre in atto.
Un uomo vale quanto la sua parola e la nostra parola è una sola: #nessunorimaneindietro
 
#assomilitari
#bastasuiciditornaasorridere
#osservatoriovessazioniesuicidi

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